12.2.13

-Berlino, Berlino.


Bambino ha sempre dormito la notte.
Dodici ore per notte tutte di fila.
Tranne “tetta-tetta” ogni “spesso”.
Ma ha sempre dormito con noi. Quindi io mi giravo e “zàc” accontentavo il suo bisogno di “tetta-tetta”.
Poi è arrivata Berlino.
Con lei 'la Pimpa' e con 'la Pimpa' la sua dipendenza.



Ma magari sono solo prevenuta e sospettosa io.
Magari Bambino all'età di due anni meno un mese non ha sviluppato dipendenze da cartoni animati.
Comunque, che Bambino sia entrato o no in un tunnel a pallini rossi, io sto potenziando la mia potenziale nevrosi.
Alle tre di notte Bambino nel lettone è agitato e continua a richiedere l'innominabile.

Berlino sarà dai noi sempre ricordata come l'inizio di tutto.

O almeno di molto.

Berlino che il lavoro per noi non è solo stagionale,

Berlino con i negozi di giochi in super saldi già ad un mese prima di Natale,

Berlino delle lunghe colazioni a pochi soldi,

Berlino delle metro con le carrozze dedicate ai passeggini e i seggiolini 'apri e chiudi' dedicati alle mamme,

Berlino che trovi una casa bella bella bella -90 mq con lo stucco alle pareti e il parquet di quelli pregiati in zona residenziale anche parecchio chichettosa a 800 euro al mese,

e che te la puoi pure permettere quando ad andare a lavorare saremo in due e intanto nella parte frontale del cervello a intermittenza mi par di vedere la scrittina 'mavaffannculovaitaliadi..epuntinipuntinipuntini'

Berlino o meglio Germania che “noi tra un annetto una casa ce la compriamo proprio perché la banca qui ti accetta il mutuo come in Italia 20 anni fa”..

Berlino sei bella ci piaci un sacco.
E allora, mia bella, tienici qui, facci restare e facci 'sbareare'.
Ma la mamma che scrive? Le odi a Berlino?
No! La mamma scrive a se stessa e anche se spesso di 'Pingu' mi chiedi, o caro Bambino, fammi scrivere!



Con o senza rime, di notte o di giorno, lasciami il tempo.

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